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La Diagnostica

La diagnostica, in ambito sanitario, è lo studio di una serie di rilevamenti eseguiti direttamente sull’ammalato, o su dati forniti da quest’ultimo, al fine di ricondurre lo stato morboso di cui il paziente è affetto ad una o più precise patologie.

La diagnostica si divide secondo gli organi o gli apparati cui viene applicata, da cui ne deriva una distinzione indiagnostica medica e diagnostica chiruurgica.

Nonostante questa diversificazione, gli elementi soggetti all’anamnesi o all’esame obiettivo per formulare il quadro diagnostico, in parte clinici, in parte di laboratorio e in parte istopatologici, rappresentano la componente unitaria della diagnostica. Esiste anche una diagnostica differenziale effettuata con l’uso di software specializzati. Questo tipo di diagnostica nulla toglie al medico che valuta di volta in volta i risultati offerti dal software.

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L'Analisi degli Umori

Ippocrate sostenne la teoria umorale. Il nostro corpo sarebbe governato da quattro umori: sangue bile gialla, bile nera e flegma. Essi condurrebbero alla salute nel caso in cui siano in equilibrio, altrimenti alla malattia. A lui si deve l’importanza del concetto di dieta e alimentazione all’interno della dottrina degli umori e la coniugazione di medicina e chirurgia.

Ancor’oggi alcune malattie portano il suo nome, come le dita ippocratiche, o a bacchetta di tamburo, e la faccia ippocratica, tipica delle condizioni di sofferenza e indebolimento, ad esempio nella peritonite.

In diversi passi delle opere di Ippocrate egli insiste sull’esigenza che il medico conduca una vita regolare e riservata, non speculi sulle malattie dei pazienti ma anzi li curi gratuitamente se bisognosi, stabilisca un legame di sincerità con i malati.

antidolore

La Terapia antidolore

Il dolore rappresenta il mezzo con cui l’organismo segnala un danno tessutale. Il dolore «è un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno».

Esso non può essere descritto veramente come un fenomeno sensoriale, bensì deve essere visto come la composizione di una parte percettiva (lanocicezione), e di una parte esperienziale (quindi del tutto privata, la vera e propria esperienza del dolore).

Il dolore è fisiologico, un sintomo vitale/esistenziale, un sistema di difesa, quando rappresenta un segnale d’allarme per una lesione tissutale, essenziale per evitare un danno. Diventa patologico quando si automantiene, perdendo il significato iniziale e diventando a sua volta una malattia (sindrome dolorosa).

naturale

La Natura come Medico

Uno dei fondamenti della medicina ippocratica è il principio chiamato  «forza curatrice naturale», che vede il corpo umano animato da una forza vitale tendente per natura a riequilibrare le disarmonie apportatrici di patologie.

Secondo questa concezione, la malattia e la salute di una persona dipendono da circostanze insite nella persona stessa; la via della guarigione consisterà pertanto nel limitarsi a stimolare questa forza innata non nel sostituirsi ad essa: «la natura è il medico delle malattie […] il medico deve solo seguirne gli insegnamenti».

Ippocrate fu anche il primo a studiare l’anatomia e la patologia, per farlo applicò la dissezione sui cadaveri. Egli inventò la cartella clinica, teorizzò la necessità di osservare i pazienti prendendone in considerazione l’aspetto ed i sintomi e introdusse per primo i concetti di diagnosi e prognosi.